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“Liquidità Ferma sul Conto Corrente? Scopri perché È un Errore!”

Data pubblicazione: 08 ottobre 2024

Autore: Simone Scoglio

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Perché Lasciare la Liquidità Ferma sul Conto Corrente Non Conviene

Molti di noi sono abituati a tenere una parte significativa del proprio patrimonio in liquidità sui conti correnti, spesso per motivi di sicurezza o comodità. Tuttavia, questa scelta può avere un costo significativo e non rappresenta la strategia migliore per preservare e valorizzare il proprio denaro. Vediamo insieme perché è importante riconsiderare questa abitudine e come sfruttare le opportunità offerte dal mercato.


I Costi di Mantenere Liquidità sul Conto Corrente

La liquidità ferma sul conto corrente comporta costi spesso sottovalutati, come spese di gestione e imposte di bollo, che nel lungo periodo riducono significativamente il valore del denaro. Ad esempio, se il tuo conto corrente ha un costo di gestione di 5 euro al mese, in un anno spenderai 60 euro senza ottenere alcun rendimento. Inoltre, i conti correnti raramente offrono una remunerazione adeguata, rendendo questa scelta poco vantaggiosa.



L’Inflazione: Il Nemico del Potere d’Acquisto

L’inflazione riduce ogni anno il valore reale del denaro, diminuendo il potere d’acquisto. Lasciare il denaro fermo sul conto equivale a una perdita di valore reale nel tempo.


Ad esempio, se avessi mantenuto 50.000 euro sul conto corrente dal 2019 al 2024, avresti dovuto affrontare un’inflazione cumulativa del 16,4%. Di conseguenza, il potere d’acquisto di quei 50.000 euro sarebbe sceso a circa 42.955,33 euro, comportando una perdita di valore di circa 7.000 euro in soli cinque anni.


Considerando i recenti tassi d’inflazione, è fondamentale trovare soluzioni per proteggere il proprio capitale dall’erosione del potere d’acquisto.



Opportunità di Rendimento

Oggi, grazie all’aumento dei tassi d’interesse da parte delle banche centrali, è possibile ottenere rendimenti sulla liquidità compresi tra il 2% e il 4% all’anno, in base agli strumenti scelti e al livello di rischio accettato. Non sfruttare queste opportunità significa rinunciare a una concreta possibilità di valorizzare il proprio patrimonio. Anche un semplicissimo conto deposito potrebbe offrire un tasso del 3%, consentendo di generare un ritorno su un capitale che, se lasciato fermo, non produrrebbe alcun rendimento. È fondamentale quindi valutare queste opzioni per ottimizzare la gestione della liquidità.



La Soluzione: Pianificazione e Investimento Consapevole

Esistono alternative semplici e sicure per gestire la liquidità. Con una corretta pianificazione finanziaria, è possibile individuare strumenti di investimento che rispondano alle diverse esigenze del cliente. Anche per chi desidera mantenere sempre disponibile una parte del proprio denaro, esistono soluzioni flessibili che permettono di ottenere una remunerazione interessante senza compromettere l’accessibilità del capitale. Strumenti come fondi monetari, conti deposito con alta liquidità o obbligazioni a breve termine consentono di valorizzare la liquidità e proteggere il capitale dall’erosione dell’inflazione.



Tenere la liquidità ferma sul conto corrente può sembrare prudente, ma comporta costi e perdita di valore nel tempo. Con una pianificazione mirata e l’utilizzo di strumenti adeguati, è possibile valorizzare la liquidità e proteggerla dall’inflazione, mantenendo la flessibilità necessaria. Esistono strumenti adatti per ogni esigenza, basta saperli riconoscere e utilizzarli nel modo corretto.




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